domenica 12 maggio 2013

The Black Rose saga - Powers


Sinossi:

Sue è una giovane italiana che giunge in Giappone per proseguire gli studi. In realtà, però, desidererebbe più che altro dare una svolta alla sua vita tormentata. Già dal primo giorno comincia a sentire la pressione dei nuovi compagni, in particolare della capoclasse Fancy, che l'accoglie in maniera piuttosto inquietante. Questa rivela di essere una cercatrice del Santo Graal e le spiega la loro missione. Inizialmente Sue è restia all'idea di accettare un incarico tanto misterioso quanto impegnativo, ma ben presto capisce che quella potrebbe essere la via per dare la svolta tanto attesa alla sua esistenza. Ad intralciare il suo futuro subentrano, però, ambigui personaggi: da un lato il suo professore di scienze che sta progettando qualcosa di macabro nel suo laboratorio; dall'altro l'interferenza di alcuni fantasmi relegati nella tetra Ghost City e delle strane morti nella periferia della città attireranno la sua attenzione fino a farle scoprire scottanti realtà.

La mia recensione:

Quello che mi è piaciuto di più di questo libro è stato ritrovarmi nell'atmosfera degli anime che guardavo da piccola: fin dalle prime "scene", mi sembrava di poter vedere quello che leggevo con questa chiave di lettura, cosa piuttosto piacevole. A differenza dei "cartoni animati", che spesso hanno una trama un po' prevedibile, magari addirittura ripetitiva, in questo libro ci sono colpi di scena inaspettati e questioni lasciate in sospeso, tutto sembra studiato nei minimi dettagli per stupirci con il seguito.... Seguito che sono molto curiosa di leggere!

Recensione più quotata:

La prima cosa che colpisce di questo romanzo è l'originalità: non è certamente ciò che può essere definito "già visto, già sentito", nonostante i numerosi richiami ai maho shojo (o majokko), per la questione delle ragazze con poteri magici, e allo yuri, per l'atipica relazione sentimentale al femminile. Le somiglianze si fermano a quello, perché i toni cambiano spesso, a volte sfociando nel dark e nell'horror, offrendo al lettore una serie di colpi di scena e quesiti irrisolti che lo terranno col fiato sospeso fino alla fine... quesiti che troveranno risposta solo nei prossimi volumi, dato che l'autrice ha volutamente evitato di svelare i suoi assi nella manica. Un altro grosso punto a favore di questo romanzo è l'accuratezza della lingua: l'autrice scrive in italiano corretto e ha ottime proprietà grammaticali e lessicali. L'unica pecca è la scarsità di descrizioni, che a tratti risultano un po' frammentarie e riassuntive, ma mi sembra di capire che si tratti di una preferenza dell'autrice, quindi, alla fine, si tratta di una mera questione di gusti. Consigliato, quindi, a chi cerca una lettura originale.

 

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