domenica 14 luglio 2013

Ambrosio Aureliano




Sinossi

AD 358 - Maggioriano e Leone consoli.

Solo sei anni prima gli unni di Attila hanno invaso la Gallia, l'Imperatore d'Occidente, Avito, è stato ucciso da Ricimero e i goti hanno rotto gli accordi di pace assediando Arles. Il nuovo Imperatore Maggioriano invade la Gallia e sconfigge il re dei goti, Teodorico il giovane.
Ambrosio Aureliano, legato della II Legione Britannica, si trova accampato vicino a Rennes; al suo comando, oltre la legione, due vessillazioni di cavalleria e una di fanteria. Con lui ci sono i suoi fratelli, Peregrino e Quinto.
Maggioriano invia nel nord della Gallia il suo ufficiale più fidato, il magister militum Egidio, per prendere il comando e riportare una parvenza di ordine. Metodico e infaticabile, Egidio si mette al lavoro cercando di incontrare tutti i suoi subordinati per avere rapporti attendibili sulle condizioni dell'esercito e informarli dei piani dell'Imperatore. Ambrosio, convocato da Egidio, si mette in viaggio attraverso la Gallia portando con sé i suoi fratelli per incontrare il suo nuovo comandante…

In Britannia il padre di Ambrosio, Aurelio Ursicino, è rimasto solo. Dopo la morte della moglie e la partenza dei figli, soltanto la figlia Silvicola è rimasta con lui nella grande villa nella terra degli iceni. Aiutato dal suo insostituibile procuratore Deodato, con le sue grandi ricchezze riesce ancora a mantenere le guarnigioni a difesa della costa orientale, sempre più esigue ma affidate a ufficiali intraprendenti come Euddav, il responsabile degli esploratori delle fortezze di Gariannorum.
Sono proprio loro a scoprire gli strani movimenti dei sassoni che, dopo le sconfitte subite per opera di Vortimer, sembrano voler riprendere l'iniziativa…

Intanto Leobwin e i suoi avventurieri sassoni arrivano in Britannia in cerca di facili bottini sfidando il tempestoso oceano gallico con il loro fragile ceol. Arrivati sull'isola, nella striscia di terra che i sassoni ancora riuscivano a controllare dopo la loro fallita ribellione, incontrano Aelfric, luogotenente di Hengist alla fortezza di Branodunum.
Leobwin apprenderà subito che in ballo c'è ben più che un po' di oro e qualche schiavo. Hengist ha intenzione di conquistarsi un regno…

La mia recensione:

Amo i romanzi lunghi e dettagliati, e con Ambrosio Aureliano sono cascata bene.
Come si capisce dalla sinossi, questo è un romanzo ambientato in un passato lontano... E sono molto stupita dal realismo che l'ambientazione ha saputo trasmettermi: riuscivo a vedere le case, le taverne, i giardini, le strade... Ho apprezzato in modo particolare le descrizioni, perché sono ricche di particolari, ma non mancano di scorrevolezza.
Nel romanzo, si susseguono situazioni che poco a poco vanno ad incrociarsi, questo ha saputo tener vivo il mio interesse man mano che proseguivo la lettura.
E' stato un po' come vedere quei documentari così ben fatti che, mentre insegnano usanze e tradizioni, appassionano e incuriosiscono.
Dunque consiglio questa lettura, soprattutto a chi ha voglia di farsi trasportare per un po' nel passato.


Recensione più quotata:

Ambrosio Aureliano è un romanzo storico veramente corposo. L'avventura del legato Ambrosio e dei suoi fratelli in una Britannia ormai terra di conquista per i Sassoni, con le ultime truppe romane rimaste a difenderne gli avamposti, è descritta con una dovizia di particolari davvero notevole. Si intuisce, dal lessico ricercato alle abitudini descritte meticolosamente, che il lavoro di ricerca alle spalle di questo romanzo è stato imponente. La verosimiglianza delle singole azioni, del quotidiano, fa sì che uno spaccato del mondo di oltre 1500 anni fa si presenti ai nostri occhi con estrema concretezza. Ho avvertito solo una lieve pesantezza in alcune parti, quando i dialoghi si spingono per diverse pagine senza venire inframezzati, e qualche costrutto da sistemare nelle ultime pagine. Questo, inteso, perchè il romanzo storico non è un genere che leggo abitualmente: se ne siete appassionati, contate tranquillamente 5 stelle e prendetelo al volo!



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