Sinossi
Sara è una giovane scrittrice squattrinata, presa dalla stesura del suo nuovo romanzo. Una mattina, al risveglio nel suo monolocale, si ritrova misteriosamente davanti Cal, il protagonista della sua storia, che, spaesato, dopo aver scoperto di essere parte del suo manoscritto, cerca di strangolarla in quanto fonte di tutti i suoi guai.
Cos'è dunque uno scrittore? Un creatore, divinità di un mondo parallelo scaturito dalla sua penna, o un semplice visionario, capace di gettare un fugace sguardo in altri mondi?
La mia recensione
Lo stile di quest'autrice è praticamente perfetto, in questo libro non ho trovato nemmeno una singola frase che non fluisse piacevolmente, tanto che ho divorato il romanzo in due giorni appena!
La storia è assolutamente originale: inizia bene, quando ci troviamo nei panni di una scrittrice che cerca di dar forma alla storia che ha in mente, prosegue rapida con l'arrivo di Call, che sembra comparire dal mondo immaginario di Sara... Fino all'inaspettato colpo di scena, quando scopriamo che le cose non sono semplici come potevano sembrare. A questo punto la trama si complica, ma il libro continua a tenerci attaccati alle sue pagine fino alla fine.
Lettura davvero consigliata, soprattutto a chi cerca un fantasy un po' diverso dai soliti!
Recensione più quotata
Questo è il secondo libro che leggo della Cioce, e ancora una volta sono rimasta piacevolmente colpita dall'orginalità della storia, in un mercato editoriale dove ormai vanno avanti solo le solite fuffe trite e ritrite. Da quando mi sono affacciata al Self Publishing, ho potuto amaramente constatare come i veri talenti vengano oscurati dai soliti volti noti. Ed è un peccato.
Comunque, mi permetto di valutare il libro in questione discernendo stile da trama. Lo stile è, ancora una volta, scorrevole, piacevole e fresco, senza troppi fronzoli inutili che spesso risultano pacchiani e forzati. L'italiano è perfetto, sia nella grammatica che nell'ortografia, e mai ci si imbatte in frasi fuori luogo o eccessivamente altisonanti per la situazione. Quando parla Sara, le scene sono descritte nel modo più realistico possibile, come se fosse un qualunque nostro contemporaneo a viverle; quando si passa al POV di Cal, lo stile assume un tono più aulico ma semplice, in quanto in accordo con la cultura e la mentalità del personaggio. Non è facile cambiare continuamente stile, soprattutto quando ci si deve immedesimare in un contesto che non si è vissuto direttamente.La trama è molto originale, con innumerevoli rimandi alla cultura e mitologia celtica. La storia viene narrata attraverso l'alternanza di 2 POV [Point Of View] principali, a cui se ne aggiunge un terzo verso la fine del romanzo. L'idea è molto originale e, personalmente, l'ho trovata molto ben sviluppata. In ogni momento il lettore riesce a empatizzare perfettamente con il personaggio, "legge" la sua mente e comprende appieno il punto di vista dello stesso. Geniale!
Forse l'unica pecca, ma si tratta di un mero gusto personale, riguarda l'eccessiva importanza data alla storia d'amore dei personaggi principali. Io, personalmente, non apprezzo molto i romance, ma sono sicura che gli appasionati del genere non concorderanno con me :)
Aspetto con impazienza il seguito, il cliffhanger finale mette curiosità :)
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