domenica 5 maggio 2013

La leggenda del Drago d'argento

Sinossi:

“La porta si aprì lentamente e sulla soglia comparve un uomo senza un occhio e dai lunghi capelli grigi”. Egli è Guyl Dosberg, detto Ferrobraccio, ex cavaliere, incaricato da suo figlio Gaelmn con una misteriosa lettera di allenare il nipote Koddrey, per il suo futuro di cavaliere presso la Scuola di Spada di Willysberg. Di lì ha inizio l’avventura, il percorso di crescita del ragazzo alla costante ricerca delle sue oscure origini. Egli incontrerà strane creature e strani manufatti, ma scoprirà anche valori importanti come l’amicizia e lo spirito di sacrificio. Conoscerà la morte e il male che dovrà fronteggiare, insieme ai suoi amici e a un potere sconosciuto. Un’eredità pesante e un’esperienza importante lo costringeranno a maturare in fretta per sopravvivere. Senza rendersene conto, egli inizierà un cammino costellato di delusioni, riflessioni, emozioni, legami di sangue, intrighi, menzogne, personaggi misteriosi, ma anche di colpi di scena, di confronti, alla ricerca della propria identità senza arrendersi alle avversità. Per se stesso e per gli altri. Fino alla verità.

La mia recensione:

Quello che piu` mi ha colpita di questo libro e` lo stile con cui i personaggi e le situazioni vengono presentati: sembra quasi che siano vivi e che siano loro a parlare, mentre la voce narrante e` piacevolmente eclissata dal narrato, quasi ne fosse al di fuori. I personaggi sono molteplici, ben caratterizzati, ruotano intorno al protagonista senza mai oscurarlo agli occhi del lettore, che ha la possibilita` d'immedesimarsi e di vivere i suoi stati d'animo. Il protagonista e` un ragazzo adolescente, ma gli insegnamenti che gli arrivano dai personaggi piu` maturi sono sicuramente condivisibili e interessanti, facilmente applicabili anche alla vita di tutti i giorni, al di fuori del mondo fantastico in cui il libro e` ambientato. Spero che esca presto il seguito!

Recensione piu` quotata :

Devo dire la verità, è davvero un libro meraviglioso. certo ci sono alcune parti dove si sofferma troppo a lungo su sensazioni dei personaggi, ma credo sia per dare l'idea di quello che realmente sentono. consigliatissimo!

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