lunedì 15 settembre 2014

Il Cappotto della Macellaia




Cosa ha visto il bambino della sarta nella cucina dell'impudica Solimana, che quando la trova scappa terrorizzato? Perché lei attira gli uomini del paese a casa sua e spaventa sua sorella ritardata con la madre morta?
Accidia, superbia, gola, invidia, lussuria… cinque dei sette peccati capitali.
Sei comandamenti infranti… troppo per un paese di otto isolati e 207 abitanti.

Già "Malamadre" mi aveva entusiasmata per l'idea che sta alla base e per le ambientazioni descritte in modo da poterle respirare, ma "Il cappotto della macellaia" mi è piaciuto ancora di più.
I personaggi sembrano veri, sembra di averli sempre davanti agli occhi. E sembra di poter vedere le case e le strade di Palo Santo.
Dall'inizio alla fine mi sono chiesta cosa mai spingesse Solimana a comportarsi in modo tanto spudorato, e a volte anche un pochino perverso, mi sono dipinta in mente ipotesi di ogni sorta, cercando di rispondere alla domanda che ci accompagna per tutto il libro: cosa ha visto il bambino della sarta?
Ci sono arrivata poco alla volta, e quando ho capito... ho dovuto darmi della stupida per tutte le soluzioni assurde che mi ero immaginata.
Questo libro alla fine tratta temi seri e delicati, per quanto li affronti con ironia e attraverso atmosfere a volte grottesche. Certi contrasti non sono facili da gestire, ma questa autrice ci riesce divinamente.
Davvero consigliato.

Formato: ebook

Pagine (previste): 117

Autrice: Lilia Carlota Lorenzo

Prezzo: 0,99



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