Maschio e femmina li creo'

Nei primi anni sessanta del secolo scorso, quando per la cultura dominante il sesso era ancora tabù ed era regolato da norme rigide e oppressive, quasi esclusivamente indirizzate alle ragazze, due ventenni, Anna e Biagio, si incontrano casualmente in un rifugio alpino, si riconoscono, si scelgono, infrangono i vincoli imposti dalle convenzioni del tempo e scoprono la gioia e la maturità che possono derivare dall'amore sessuale.
L'azione si sviluppa in un ambiente naturale e incontaminato, quello delle Alpi, che rispecchia la naturalità e la genuina innocenza del loro incontro.
Attraverso la loro storia d'amore nella quale si fondono sentimento, dono di sé ed eros, i due ragazzi acquistano determinazione e consapevolezza, e passano da un'età ancora quasi adolescenziale all'età adulta, senza tuttavia perdere la freschezza dei loro vent’anni.

Prima di acquistare questo libro ero un po' dubbiosa: da una parte mi sentivo "scoraggiata" dalla trama che lasciava presagire una storia romantica non troppo in linea con i miei gusti, dall'altra, ero invece molto curiosa. Avevo già letto diversi titoli di quest'autrice, nessuno mi aveva delusa, dunque, perché non provare anche questo?
Sono stata ben felice di aver lasciato da parte i dubbi e di aver attaccato anche questa lettura: altro che "romanzo rosa", questo romanzo è decisamente qualcosa di più.
Prima di tutto è molto coinvolgente, non si perde in giri di parole, le riflessioni dei protagonisti, così come le loro reazioni, sono tanto realistiche che fanno venire voglia di immedesimarsi. La profondità dei sentimenti riesce a fondersi alla perfezione con la semplicità della trama, alla fine si coglie un piacevolissimo contrasto tra la giovinezza dei protagonisti, e la saggezza da loro espressa.
La storia però non è solo questo.
Sono presenti numerose discussioni di carattere teologico, e anche queste, risultano ben integrate nel contesto e molto interessanti.

Vivamente consigliato.