giovedì 13 dicembre 2012

Il giardino nascosto di Lilith


La mia recensione:

Trovo i racconti contenuti in questo libro geniali: alcuni ti commuovono, altri ti stupiscono, altri ancora entrambe le cose. In genere non amo i racconti brevi, ma questi mi hanno davvero colpita! La "storia portante" mi ha presa un po' meno, o meglio, ha iniziato a prendermi verso la fine, quando ho iniziato a comprenderne il senso. Comunque una lettura interessante e piacevole!

Sinossi:

Il giardino nascosto di Lilith è insieme una raccolta di racconti e un particolare libro di viaggio. Un viaggio fisico, su un treno tra Milano e Napoli, come occasione per fermarsi a riflettere, ma anche un viaggio metaforico verso la nostra parte più istintiva, attraverso grandi domande e piccoli gesti familiari. Marco Augusto, Marco per gli amici, nel tornare alla città natale fa due incontri che lo cambieranno: con due ragazze straniere e con un misterioso manoscritto. Tra il rumore del treno che scorre sui binari e i toni delicati di una nuova ed effimera conoscenza, Marco ripercorre i giorni di un uomo che ha fatto un'incredibile scoperta. Un uomo che fa rivivere le sue sensazioni, come in un gioco di specchi, attraverso otto racconti emblematici, dove l'amore, il desiderio e la morte si rincorrono fino a confondersi.

Ultima recensione:

Chi era Lilith? Come ci ricorda Ciro Comini nel suo meta-romanzo “Il Giardino Nascosto di Lilith”, costei era la prima compagna di Adamo. Come lui plasmata dalla terra e a lui pari in tutto. Adamo però ne era insoddisfatto, poiché Lilith era troppo autonoma per i suoi gusti. Dio allora, da una costola del primo uomo, creò Eva, che i più credono fosse la prima donna biblica. Deriva da tale visione, la soggezione e l’inferiorità di tutte le donne all’uomo. Se Lilith avesse potuto generare la discendenza di Adamo, il futuro della donna nel mondo semitico (e non solo) sarebbe stato diverso. Il mito ebraico di Lilith è poco conosciuto, ma non privo di fascino per le implicazioni sociali che comporta. Ciro Comino ha giocato con questa storia, inserendola nell’ultimo dei racconti di quest’antologia che, forse un po’ impropriamente ho appena definito “meta-romanzo”. In un cero senso lo sarebbe. E’ infatti un romanzo (direi un racconto, considerata l’esilità della trama e il piccolo numero di pagine) che contiene al suo interno una raccolta di novelle il cui legame tra loro e con la storia principale, mi pare, in realtà troppo esile perché si possa davvero parlare di meta-romanzo, sebbene “Il Giardino Nascosto di Lilith” contenga persino uno pseudobiblion. Questo testo senza titolo è a sua volta il meta-romanzo (con gli stessi limiti di cui sopra) che contiene i racconti che dicevo. La trama del romanzo principale di questa matrioska letteraria è un semplice viaggio in treno in cui un ragazzo fa un duplice incontro: con un libro “misterioso” (ma neanche tanto, per i miei gusti) e con due ragazze straniere, una delle quali dorme per quasi tutto il viaggio. Il ragazzo legge il libro prima da solo e poi con l’altra. Il vecchio manoscritto è scritto da un tale che narra le sue vaghe pene d’amore per una misteriosa Lei, intervallandole con alcuni racconti. Con l’ultimo dei quali, che da il titolo all’opera, ci svela che il nostro “misterioso” autore era innamorato nientemeno che della mitica Lilith. Alla fine ragazze e libro scompaiono e il giovane si trova, non saprei bene dire perché, considerato il contenuto della lettura, più maturo.

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