venerdì 3 gennaio 2014

Omicidio a New York


Sinossi

Katherine Mitchell non si è mai occupata d'arte e la prospettiva di un lavoro al Metropolitan Museum di New York le pare solo una boccata di ossigeno per le economie familiari e per la sua vita, dopo anni dedicati unicamente alla cura dei figli. Non immagina che la vista di un quadro possa turbarla, finché il suo sguardo non cade su alcune opere dell'autore dell'Urlo, Edvard Munch, in prestito al museo. L'attrazione esercitata da quelle opere si trasforma presto in una vera e propria ossessione di cui Kathy non riesce a liberarsi e che la costringe a scavare nel passato e a confrontarsi, grazie all'aiuto della madre e dell'amica di sempre Jane, con un doloroso segreto di cui aveva completamente rimosso la memoria...


La mia recensione

Non bisogna farsi ingannare da titolo e copertina: questa storia è originalissima, e con il solito "giallo", ha ben poco a che fare.
Personalmente ho iniziato a leggerlo con la convinzione che dopo poche pagine sarebbe spuntato fuori un morto su cui indagare con tanto di distretto di polizia, ma poi ho capito che l'autrice andava a parare su qualcosa di molto più interiore e profondo.
Il mistero c'è, gli indizi ben dosati ci sono, ma senza spoilerare nulla, mi sento di anticipare che questa non è la solita storia...
Lo consiglio sia a chi ama il genere, che a chi semplicemente ama leggere. Vale la pena :)

Recensione più quotata:

Ho avuto il piacere di leggere questo titolo quando era ancora un'edizione autoprodotta e portava il titolo dell'opera di Munch che fa da centro narrativo. Nonostante il nuovo titolo non sia intrigante come quello originale (a mio parere), la storia è rimasta originale, profonda e trascinante, anche più di prima.

Comincio col dire che si legge in un solo respiro, e questo non perché sia un romanzo breve o leggero, tutt'altro; semplicemente non puoi scollare gli occhi dalle pagine finché non hai finito tutta la storia.
Innanzitutto c'è da apprezzare profondamente l'originalità del nodo narrativo, rappresentato dal quadro di Munch che si rivela la leva scatenante di tutta la narrazione successiva. (...)



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