sabato 20 aprile 2013

I Racconti dei Demiurghi


Oggi ospito la presentazione del Blog "I Racconti dei Demiurghi". Un progetto ampio, interessante e ben curato, fatto di racconti, libri e antichi nuovi mondi da esplorare. Quel che piu` mi ha colpita del loro portale, e` la varieta` dei contenuti: consigli di lettura, ricette, eventi e disegni, ma anche racconti da leggere on line, il tutto condito da un'atmosfera antica e affascinante. Dopo aver letto la sezione "Res Publica" ho anche fatto un pensierino alla possibilita` di regalare loro una copia del mio ebook: i Demiurghi, infatti, recensiscono senza richiedere contributi e senza partire in anticipo con l'idea di fare una recensione altisonante o denigratoria allo scopo di attirare piu` lettori... Senza ulteriori indugi, vi lascio alla loro presentazione, consigliando a tutti di fare un salto sul loro blog.

"“Ebbene, Imperator, a quale scopo ci hai convocato?”
“Voglio che, mentre io sarò impegnato a difendere Roma dagli sciacalli che la stanno divorando mentre ancora è viva, voi mi aiutiate a tenere in piedi l’impero nel migliore dei modi. Vi sono i Vandali e altri popoli barbari che attentano ai nostri confini, gli oppositori interni che complottano per rovesciare ancora il potere e riportare Roma allo sbando, per non parlare di quei maledetti cristiani che continuano a fomentare il dissenso verso i nostri dèi e verso la mia persona, io che devo rappresentare l’unità del nostro mondo! Vi chiedo di aiutarmi a costruire l’ultimo baluardo che difenderà l’Impero dalle minacce sia interne che esterne. Dovrà raccogliere il meglio del meglio di tutto ciò che nelle legioni, tra i pretoriani, gladiatori, medici, ingegneri, sacerdoti, divinatori, il nostro grande paese può offrire, per meglio difenderlo dal suo più grande nemico.”
Arianna, con il suo solito modo di fare spiccio, andò direttamente al nocciolo della questione: “Vuoi creare una nuova armata militare?”
“Più o meno. Saranno militari, perché questo garantirà loro una certa autonomia, ma non saranno solo armati. Vi saranno anche divinatori, diplomatici e studiosi. Saranno meglio pagati, ma avranno incarichi più pericolosi. Saranno subordinati ai gradi militari, ma faranno riferimento solo ad un organo preposto appositamente, al Praefectus Urbis di Roma e a me.”
“Perché tutto questo, imperator?”
L’uomo fissò la donna dai capelli cortissimi. Era una guerriera. “Perché le legioni ed i pretoriani non bastano. Non possono infiltrarsi e debellare dall’interno i nemici. Io voglio di più.”
Dinocrate, interessato, versò del vino a Diocleziano, invitandolo a spiegarsi meglio. E questi lo fece. Parlò per le due ore successive, descrivendo la sua idea a grandi linee, da dove avesse preso spunto per determinate figure. Il dibattito tra i sei affinò alcuni aspetti, altri furono scartati, altri ancora furono introdotti ex-novo.
Elios, al termine della discussione, fissò il grafo che Dinocrate aveva tracciato, studiando la struttura complessa eppur geniale della cosa. “Manca solo un nome.”
Cassandra, notando come il grafo avesse preso una forma bizzarra, ne tracciò con un dito il contorno. Nitida, l’immagine di uno specchio baluginante al buio le comparve davanti agli occhi. “Specula.”
“Come, scusa?” Omar la interrogò, rendendosi conto di essere il portavoce di tutti i presenti. Il sussurro della compagna era stato così lieve che nessuno l’aveva colto.
Cassandra sorrise. “Specula.” Ripeté più forte. “Si chiamerà Specula.”
Diocleziano approvò, quindi si alzò stancamente in piedi e, andando a prendere il suo mantello ancora sgocciolante, si accomiatò dai cinque consiglieri.
Omar sorrise sarcastico. “Perdonami, Imperator, una domanda.”
Diocleziano si girò a guardare quell’uomo apparentemente innocuo. L’avesse incrociato per strada, non lo avrebbe degnato nemmeno di uno sguardo. “Dimmi.”
“Non ci hai detto chi è il peggior nemico di Roma.”
Diocleziano fece una smorfia tra il divertito e il rassegnato. Calandosi il cappuccio fece un cenno di saluto ed aprì la porta. “Il peggior nemico di Roma è Roma stessa.”

Quando Diocleziano sale al soglio imperiale, gli appare subito chiaro che solo con misure drastiche potrà salvare l'integrità dell'Impero. E' a questo scopo che viene fondata un'organizzazione segreta, detta Specula, che arruola il meglio che l'Impero può offrire, per qualsiasi compito e a qualsiasi livello.
Le
Cronache della Legio M Ultima narrano le vicende degli uomini e delle donne che mettono le loro vite al servizio di Roma, arruolandosi nella Legio M Ultima, come è definito il braccio armato della Specula. Vicende che si snodano dalle piatte sponde della Belgica alle distese assolate di Aegyptus, percorrendo le strade di tutto l'Impero tra intrighi, battaglie, complotti, risse da taverna...ehm, da popina, risate e tragedie. Gli ingredienti classici del fantasy - tra cui la magia - non mancano, uniti a una ricostruzione storica ferocemente determinata ad essere la migliore possibile.
Come è nato tutto questo? Da infinite sessioni di gioco di ruolo e dall'immenso orgoglio che i Demiurghi (così si sono chiamati i pazzi squinternati autori di questo progetto) hanno per il mondo antico e sopratutto per la Roma antica. Il ragionamento è stato: "Se il fantasy tradizionale prende a man bassa dalla mitologia nordica...cosa succede se invece utilizziamo la storia e le leggende del Mediterraneo e quelle dell'Impero?" 
Il risultato è questo: un blog (I racconti dei Demiurghi) che ospita i nostri racconti e i disegni, oltre a recensioni e articoli di storia e archeologia; e una pagina Facebook, le Cronache della Legio M Ultima. E un primo Ebook, Requiem, un raccontino breve, "da viaggio".


 
Dietro i Demiurghi si nascondono tre umani e una gatta: Elios Tigrane, Azia Medea Rubinia Antinea e la micia divina Bastet ai racconti e alla redazione, più Andrea Tentori Montalto il Magister Grafitarum addetto alle illustrazioni. Appena entrati in pianta stabile nel gruppo Ivar Ragnarson per il fantasy tradizionale e il Magister Ludicum che si occupa anche dello sviluppo di un'ambientazione di gioco di ruolo basata proprio sulla Specula.

3 commenti: