Questo video mi ha molto colpita, sia per i suoi contenuti, sia per la fluidità con cui le parole scorrono tra le immagini. Non ho staccato gli occhi dallo schermo nemmeno per un secondo.
In particolare, mi ha catturata questo passaggio:
...certe anime
si mettono nervose
come abituate al male dei sogni
e io ti dico che se tutti
ostinati
pensano ai sogni come un male
allora mai nessuno smetterà di gridare
e non ci sarà tregua
e continuerò a non udire la tua voce...
L'ho trovato meraviglioso... E mi piacerebbe spendere più parole per spiegarvi il perché, ma mi sto accorgendo che non è per nulla facile, spiegare una poesia.
Passo dunque a presentarvi l'autore:
Marco Fratta è Nato a Torino nel 1987: scrive romanzi, poesie, racconti e suona il basso elettrico. Ha pubblicato il romanzo La scatola nera (La Riflessione 2007) e la raccolta Il ronzio degli insonni – Poesie dal 2004 al 2008 (Lulu 2009). I suo romanzo d’esordio, La Boîte noire, Abelbooks 2012, è stato pubblicato anche in lingua francese in formato ebook (traduzione a cura di Marie-Bernadette Giraud). Con il romanzo Il pittore di parole ha vinto il Premio Faraexcelsior 2012, ottenendo la pubblicazione per conto di Fara Editore.
La poesia che abbiamo ascoltato, è tratta dalla raccolta "Zitti nel frastuono", sua seconda raccolta di poesie. Contiene oltre cinquanta componimenti e include un’appendice a colori con i versi scritti per le illustrazioni di Vito Carta: un esperimento di interazione tra le arti non del tutto casuale. Nel romanzo "Il pittore di parole", infatti, è lo stesso Marco Fratta a raccontare le suggestioni di un poeta che viene assunto in un museo di Göteborg con il medesimo incarico: “scrivere davanti ai quadri senza poter descrivere”.
Per seguire Marco Fratta, potete visitare il suo BLOG
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